Caivano, un paese situato nella provincia di Napoli, è stato recentemente scosso da una vasta operazione che ha portato all’arresto di 50 persone coinvolte in attività criminali legate allo spaccio di droga. Questo gruppo criminale, noto come clan Angelino-Gallo, è riuscito a infiltrarsi anche nell’amministrazione pubblica, utilizzando la propria influenza per ottenere appalti e favori illegali.

Durante la pandemia da Covid-19, la camorra ha addirittura organizzato un banco alimentare per distribuire cibo alle famiglie bisognose, con l’intento di ottenere consenso e voti in cambio. Questo è solo uno dei tanti modi in cui la criminalità organizzata cerca di infiltrarsi nella società e ottenere potere.

Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha sottolineato l’importanza di contrastare questa connivenza tra la criminalità e le istituzioni, sottolineando che le mafie esistono solo grazie al supporto e alla complicità di determinate persone. Solo con una presa di posizione decisa e coraggiosa si potrà contrastare efficacemente il fenomeno della criminalità organizzata.

Le indagini hanno anche rivelato i legami tra il clan Angelino-Gallo e altre organizzazioni criminali, come le ‘ndrine calabresi di Gioia Tauro e del Nord Italia. Questi contatti hanno permesso al clan di gestire un vasto traffico di droga sul territorio, con gravi conseguenze per la comunità e l’ordine pubblico.

È importante che la società civile e le istituzioni lavorino insieme per contrastare la presenza delle mafie sul territorio, garantendo la legalità e la sicurezza per tutti i cittadini. Solo con un impegno comune si potrà debellare definitivamente questo fenomeno che continua a minacciare la nostra società.

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