Un imprenditore di Castelcivita è stato condannato definitivamente a 5 anni e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale ai danni di una giovane dipendente. La sentenza della Cassazione ha confermato la condanna senza alcun sconto per l’uomo, che è stato anche interdetto dai pubblici uffici per la durata della pena.

Tutto è cominciato dalla denuncia della donna, all’epoca dei fatti di 21 anni, originaria di Albanella e assunta come segretaria dall’imprenditore. La ragazza ha raccontato di approcci verbali espliciti, richieste di baci, di sedersi sulle sue gambe e di consumare un rapporto sessuale, oltre a palpeggiamenti nelle parti intime.

I maltrattamenti sono stati denunciati e provati dalla giovane, che dopo aver parlato con i militari dell’Arma è stata immediatamente licenziata. Il ricorso presentato è stato respinto dalla Cassazione, rendendo definitiva la sentenza emessa nel giugno 2023.

Questa vicenda mette in luce l’importanza di denunciare e combattere la violenza sessuale sul lavoro, un fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso. È fondamentale che le vittime trovino il coraggio di parlare e che la giustizia faccia il suo corso per punire i responsabili di tali atti riprovevoli.

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