I giudici della Corte di Cassazione hanno confermato la condanna a quattro anni e due mesi per M.D.A, un cinquantanovenne di Altavilla Irpina accusato di abusi sessuali nei confronti della sua figlioccia. La sentenza definitiva è stata emessa dalla Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso presentato dalla difesa dell’imputato contro la decisione della Corte di Appello di Napoli.

Secondo quanto emerso durante il processo, M.D.A avrebbe somministrato un sonnifero mescolato nel tè alla ragazza di 17 anni, figlia di amici dell’uomo, per poterla violentare. Le violenze sarebbero avvenute di notte, quando l’uomo si fermava a dormire dalla coppia di amici. La giovane ha raccontato che l’uomo le ha fatto bere un tè senza etichetta e che ci sono stati almeno tre episodi di violenza sessuale nei suoi confronti.

La vicenda è stata denunciata dai familiari della ragazza, che sono rappresentati dall’avvocato Veronica Preziosi e si sono costituiti parte civile nel processo. La sentenza prevede anche il pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 15mila euro alle parti civili.

La condanna definitiva sottolinea l’importanza di combattere e punire i casi di abusi sessuali, garantendo giustizia alle vittime e condannando i responsabili di tali atti riprovevoli.

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