NAPOLI. Un gruppo di sequestratori, capitanati da Giovanni Frullo, nipote del boss Gennaro Mazzarella, ha colpito la sera del 5 ottobre scorso sul corso Arnaldi Luci. Insieme con Farid Cinquegrana, Vincenzo Quintiliano e Mohamed Bourial, avrebbero rapito un faccendiere di Pozzuoli che aveva venduto mattonelle al posto di telefoni cellulari destinati al mercato africano. Grazie alle testimonianze e alle richieste di riscatto, la polizia è riuscita a risolvere il caso brillantemente.

Dopo l’arresto dell’extracomunitario, che faceva da carceriere, sono stati arrestati anche i tre napoletani, con l’accusa di aggravante mafiosa. Le indagini sono state coordinate dalla Dda e condotte dalla Squadra mobile della questura di Napoli. Grazie all’ausilio del Servizio centrale operativo e all’utilizzo di strumentazioni tecniche all’avanguardia, la vittima è stata ritrovata in una casa del quartiere Mercato.

Durante il sequestro, la vittima è stata sottoposta a violenze e torture dai sequestratori, che hanno provocato ferite e lesioni gravi. Tutti e quattro gli indagati, però, devono essere considerati innocenti fino a prova contraria. Giovanni Frullo è nipote del temuto boss Gennaro Mazzarella, mentre Farid Cinquegrana è già noto per essere coinvolto in altri casi di criminalità.

In conclusione, la polizia è riuscita a risolvere brillantemente il caso grazie alle testimonianze e alle indagini svolte, portando alla luce un episodio di criminalità organizzata che ha sconvolto la città di Napoli.

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