Napoli. Un inatteso colpo di scena ha sconvolto la vicenda del presunto narcos legato alla mala di Caivano. Il tribunale del Riesame di Napoli ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di Antonio Casalino, insieme ad altre 49 persone, a inizio mese. La difesa del 66enne ha sottolineato che gli elementi indiziari contestati erano già noti alla pubblica accusa e risalivano a episodi del 2019, cristallizzati tramite intercettazioni. Il tribunale ha accolto le argomentazioni difensive, annullando completamente la misura cautelare nei confronti di Casalino, attualmente detenuto per una precedente condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione.

Gli arrestati nel blitz di inizio mese sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio, con l’aggravante di agevolare il clan Angelino-Gallo, attivo a Caivano e nei territori limitrofi. L’organizzazione si occupava dell’approvvigionamento all’ingrosso di droga e gestiva la distribuzione nelle piazze di spaccio locali. In particolare, Massimo Gallo e Antonio Angelino avrebbero preso il controllo delle attività illecite dopo l’arresto di altri capi criminali.

La vicenda continua a tenere banco e ora spetta ai giudici della Libertà decidere il destino degli altri indagati coinvolti nell’inchiesta. Resta da chiarire come si evolverà la situazione per i presunti membri del clan Angelino-Gallo e quali saranno le prossime mosse delle autorità giudiziarie.

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