A Napoli, un giovane di 15 anni è stato fermato dalle forze dell’ordine con l’accusa di aver commesso l’omicidio di Emanuele Tufano, il ragazzo ucciso nella sparatoria avvenuta in via Carmeniello al Mercato. Secondo le ultime ricostruzioni, Emanuele si trovava in sella al suo scooter insieme a due amici quando è stato colpito alla schiena da un proiettile, perdendo la vita sul colpo. Il giovane fermato non sarebbe agito da solo, ma farebbe parte di una banda coinvolta in dissidi con altre “paranze” rivali.
Il gesto folle si inserisce in un contesto di rivalità tra gruppi giovanili, con episodi di violenza già verificatisi in passato. Emanuele, appartenente a una famiglia onesta e estranea alla criminalità, è stato vittima di una dinamica inconcepibile. Mentre si trovava per strada con i suoi amici, sono stati intercettati da un gruppo armato che ha aperto il fuoco, causando la tragedia.
Oltre al giovane deceduto, i suoi amici sono rimasti feriti ma sono riusciti a fuggire e a chiedere aiuto in ospedale. La comunità di Napoli è sconvolta da questo episodio di violenza giovanile che ha portato alla morte di un ragazzo innocente. Speriamo che giustizia venga fatta e che episodi del genere possano essere evitati in futuro.