Le indagini sul caso dell’omicidio del giovane Emanuele Tufano a Napoli continuano senza sosta. La comunità si è riunita per i suoi funerali presso la Basilica di Santa Maria della Sanità, dove il vescovo Mimmo Battaglia ha presieduto la cerimonia. I presenti hanno voluto rendere omaggio al ragazzo con striscioni e magliette personalizzate, ricordando il giovane con affetto e dolore.

È emerso che Emanuele è stato ucciso da un singolo colpo di pistola alla schiena durante un conflitto a fuoco tra gruppi giovanili del quartiere Sanità e di piazza Mercato. Le indagini sono in corso e la Squadra Mobile, insieme alla DDA e alla Procura dei Minorenni, sta cercando di fare luce sulla dinamica dell’accaduto. Anche i sistemi di video sorveglianza della zona sono al centro delle verifiche per trovare eventuali riscontri.

La comunità si stringe attorno alla famiglia del giovane e al suo amico ferito nella stessa occasione, cercando di comprendere le dinamiche che hanno portato a questa tragedia. La mamma di uno dei feriti ha espresso la sua disperazione sui social, raccontando di aver cercato aiuto senza successo per evitare che il figlio seguisse la stessa strada di violenza. È una storia che si intreccia con altre tragedie del quartiere, come la “strage delle Fontanelle” del 2016.

La morte di Emanuele ha scosso la comunità e ha portato alla luce la fragilità di certi contesti urbani, dove i giovani rischiano di essere coinvolti in dinamiche violente. È un grido di dolore che si leva dalla Sanità, ma che dovrebbe arrivare a tutte le istituzioni affinché si possa evitare che altre famiglie vivano la stessa tragedia. Manu vive nel cuore di chi lo ha amato e di chi continua a lottare per giustizia e pace.

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