Un provvedimento restrittivo è stato emesso nei confronti di Vincenzo Masone, 39 anni, di Benevento, coinvolto nelle indagini condotte dal pm Flavia Felaco e dai carabinieri riguardo a un episodio avvenuto ad agosto. Il gip Salvatore Perrotta ha stabilito che Masone non può avvicinarsi alla parte offesa, che lavora presso il Comune, né può dimorare a Benevento.
L’indagine ha preso avvio dopo l’aggressione subita da un dipendente di Palazzo Mosto nel suo ufficio, un evento che ha scosso l’opinione pubblica e ha spinto la vittima a denunciare l’accaduto. Le immagini registrate dalle telecamere hanno supportato le accuse nei confronti di Masone, il quale avrebbe tentato di estorcere la somma di 13mila euro per un presunto risarcimento danni legato a un incidente stradale avvenuto nel 2019 a un suo parente, legame che le indagini hanno escluso.
Gli inquirenti hanno individuato in Masone un comportamento violento e minaccioso, arrivando anche all’utilizzo di un tirapugni per ottenere il pagamento richiesto. Di fronte a questo quadro, la Procura ha richiesto e ottenuto la misura restrittiva per il 39enne, il quale è assistito dall’avvocato Fabio Ficedolo.