Dodici persone legate al gruppo criminale del boss Nicola Rullo, noto come ‘o nfamone, sono coinvolte in un brutale sequestro di persona e violenze fisiche ai danni di un giovane commerciante di Poggioreale e di suo padre. Undici di loro sono attualmente in carcere o agli arresti domiciliari, comprese tre donne.

L’aggressione, motivata da un presunto debito di 365mila euro, è durata circa dodici ore. La vittima, un giovane di 26 anni, è stata brutalmente picchiata con mazze da baseball e un sasso, subendo un vero e proprio calvario. Il sequestro è stato perpetrato a causa di un debito contratto con un socio in affari, fidanzato con la nipote di Rullo.

Grazie alla denuncia del padre e a un’indagine rapida della Squadra Mobile, la polizia è riuscita a individuare l’appartamento dove si è consumata l’aggressione. Le indagini hanno rivelato un’organizzazione ben strutturata, con membri del gruppo che hanno tenuto d’occhio la zona, partecipato alle violenze e nascosto la vittima.

I responsabili sono stati arrestati e accusati di sequestro di persona, lesioni aggravate e associazione a delinquere. Le indagini sono in corso per verificare eventuali collegamenti con episodi simili. La vicina di casa ha riferito di aver visto altri giovani uscire dall’appartamento con segni di percosse, suggerendo che azioni simili potrebbero essere state compiute in passato.

Il sequestro e le violenze sono scaturite da un debito contratto dal giovane con un socio in affari, fidanzato con la nipote di Rullo. Gli arrestati, tra cui Ciro Carrino, Armando Reginella, Carlo Di Maio, Giovanni Giuliani, Marcello Madonna, Maria Rullo, Immacolata Reginella, Salvatore Pisco, Antonio Cappella, Assunta Giuliani e Gabriele Esposito, sono attualmente coinvolti in questo grave crimine, mentre il boss Nicola Rullo è ancora latitante.

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