La puntata del programma “Striscia l’inchiesta” di lunedì sera ha messo in evidenza le terribili condizioni lavorative dei fattorini di ristoranti e pizzerie a Napoli. Luca Abete, inviato del programma, ha documentato le proposte vergognose che i giovani in cerca di lavoro ricevono durante i colloqui: paghe misere, lavoro in nero, utilizzo del proprio mezzo senza alcun rimborso e nessuna copertura in caso di infortunio.

I ciclo-fattorini, impegnati nelle consegne a domicilio per ristoranti e bar, si trovano a guadagnare appena 120-150 euro a settimana, senza alcun contratto o copertura assicurativa. Utilizzano i propri scooter e, in caso di incidente, sono costretti a cavarsela da soli senza ricevere alcun tipo di indennizzo. Luca Abete ha cercato di parlare con i datori di lavoro, ma spesso è stato trattato con freddezza.

Questa situazione mette in evidenza una realtà difficile per molti lavoratori precari, costretti a svolgere un lavoro duro e pericoloso senza alcuna tutela. È necessario che vengano prese misure urgenti per garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure per tutti i lavoratori, senza alcuna forma di sfruttamento.

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