Napoli e Bologna sono due città gemellate che condividono una preoccupazione comune: la sicurezza stradale. Quando Bologna ha introdotto la misura “città 30” per limitare la velocità sulle strade cittadine e ridurre gli incidenti, Napoli ha preso nota. La città partenopea, infatti, registra un alto numero di incidenti stradali e vittime ogni mese, quindi l’adozione di limiti di velocità potrebbe essere una soluzione positiva.
Il sindaco di Bologna, Gaetano Manfredi, ha sottolineato l’importanza di valutare le caratteristiche di ogni città e il tipo di traffico presente prima di applicare tali misure. Tuttavia, ha evidenziato che limitare la velocità, se accompagnato da controlli e sanzioni rigorose, può essere di grande aiuto. La sua riflessione è stata accolta dalla Municipalità 9 di Napoli, che ha istituito due zone con limite di velocità a 30 km/h nei quartieri di Soccavo e Pianura.
Nonostante le difficoltà burocratiche e la mancanza di risorse umane per far rispettare i limiti, la Municipalità 9 ha deciso di agire per proteggere i pedoni e ridurre i rischi legati all’alta velocità dei veicoli. La campagna “Strade sicure” de Il Mattino ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica e a ottenere i primi risultati positivi, come l’installazione di strisce pedonali rialzate.
Il Comune di Napoli sta attuando ulteriori misure per migliorare la sicurezza stradale, come l’installazione di nuovi Autovelox e l’aumento della videosorveglianza. Tuttavia, ci sono ancora strade considerate ad alto rischio, come corso Umberto, corso Garibaldi e corso Vittorio Emanuele, dove si rende necessario intervenire. La collaborazione tra le istituzioni e l’adozione di misure concrete sono fondamentali per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.