Nel decreto di sequestro probatorio emesso dai sostituti procuratori Stefania Faiella e Alessandro De Vico contro Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum, e Luca Cascone, consigliere regionale, spunta l’imputazione di associazione a delinquere. Questa nuova accusa ha spinto Cascone a rimettere la delega alle Infrastrutture della Mobilità nelle mani del governatore Vincenzo De Luca. Cascone ha dichiarato di avere massima fiducia nella magistratura e negli organi inquirenti, ma ha ammesso di cominciare ad avere paura per sé stesso e per la sua famiglia. Nel decreto si parla di una “stabile organizzazione con articolata ripartizione di compiti” per commettere reati di turbata libertà degli incanti e del procedimento. Tutti gli indagati, compreso Alfieri, sono accusati di concorso in collusione. Questo provvedimento è stato emesso per garantire la ricerca di elementi probatori relativi alle nuove imputazioni. Inoltre, nel decreto si ricordano i tre appalti finiti nel mirino e si riportano le dichiarazioni di Carmine Pagano, consigliere comunale di Capaccio, che parlava di un “approccio monopolistico del mandato politico” di Alfieri.

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