Il rinvenimento di un prezioso specchio etrusco grazie alla trasmissione “Chi l’ha visto?” ha portato alla luce una scoperta straordinaria nel campo dell’archeologia. Il professore Valentino Nizzo, esperto etruscologo dell’Università di Napoli, ha identificato questo specchio, risalente all’epoca ellenistica, durante una perquisizione nelle “fiamme gialle” della Compagnia di Colleferro.
Il manufatto, appartenente a un collezionista che deteneva un museo privato con migliaia di reperti storici e archeologici, è stato sequestrato e affidato al Museo Archeologico del territorio Toleriense. Grazie all’appello della giornalista Annalisa Venditti e del direttore del Museo Angelo Luttazzi, il professore Nizzo è riuscito a confermare l’autenticità dello specchio e a ricostruirne la storia.
Questo specchio in bronzo figurato e inscritto ritrae una scena rara tratta dall’Iliade, mostrando il consiglio di famiglia per convincere Paride/Alessandro a combattere contro Menelao. Il reperto è stato rinvenuto nella necropoli vulcente di Mandrione di Cavalupo nel 1879, durante gli scavi promossi dal principe Alessandro Torlonia.
La provenienza del manufatto è stata ricondotta al Museo Torlonia alla Lungara, dove la famiglia Torlonia aveva concentrato le sue collezioni, tra cui una sezione etrusca. Questa scoperta riveste un grande interesse scientifico, poiché permette di comprendere meglio il contesto originario di provenienza degli oggetti etruschi, spesso oggetto di traffici illeciti nel corso dei secoli.
Grazie al lavoro degli esperti e alla collaborazione tra istituzioni, è possibile preservare e valorizzare il nostro patrimonio archeologico, aprendo nuove prospettive di studio e ricerca nel campo dell’archeologia etrusca.