Un’operazione congiunta della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Polizia di Pompei ha portato all’esecuzione di un’importante ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata. L’indagine, che ha coinvolto 20 persone, ha portato all’arresto di due indagati e all’applicazione di misure cautelari per altri cinque. Inoltre, è stato disposto il sequestro preventivo di beni e conti correnti per un valore complessivo di 553.633 euro, ritenuti proventi di attività illecite.

Le indagini sono partite da una segnalazione per esplosioni di colpi d’arma da fuoco a Pompei, legata a una disputa per il controllo di una piazza di spaccio. Le investigazioni hanno permesso di smantellare un vasto sistema di spaccio radicato a Pompei e nei comuni limitrofi, ma anche di scoprire un’associazione a delinquere dedita al riciclaggio di denaro proveniente da truffe informatiche su scala nazionale.

Il gruppo criminale operava attraverso falsi operatori di Poste Italiane, convincendo le vittime a fornire codici di accesso ai conti bancari simulando attacchi hacker. Il denaro sottratto veniva riciclato tramite carte prepagate e Postepay Evolution, con gli “spicciatori” che prelevavano le somme poco dopo l’accredito per rendere difficile il tracciamento. L’inchiesta ha accertato 68 truffe per un valore di oltre 580.000 euro, ma si ritiene che il giro d’affari reale sia ancora più ampio.

Le indagini hanno anche permesso di delineare una struttura gerarchica complessa all’interno del gruppo criminale, con il gruppo locale che rispondeva a un livello superiore per la gestione del denaro illecito. Questa operazione rappresenta un duro colpo per le attività di questo gruppo criminale, dimostrando la presenza di una rete capillare e ben organizzata operante su tutto il territorio nazionale.

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