Un nuovo sviluppo nelle indagini sull’assassinio di Gennaro Ramondino ha portato all’arresto di due persone nel quartiere Fuorigrotta a Napoli. Queste persone sono state arrestate con l’accusa di distruzione di cadavere, aggravata dal metodo mafioso, in relazione all’omicidio avvenuto lo scorso settembre nel quartiere di Pianura.

Le indagini condotte dalla squadra mobile di Napoli avevano già portato all’arresto del presunto autore materiale dell’omicidio e di un’altra persona coinvolta nei reati di favoreggiamento personale e distruzione di cadavere. I due arrestati odierni sono stati individuati come coloro che, dopo l’omicidio, hanno provveduto alla rimozione e distruzione del cadavere al fine di evitare l’identificazione della vittima.

L’arresto è stato eseguito in base a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della direzione distrettuale antimafia. Si tratta di una misura cautelare disposta durante le indagini preliminari, e i destinatari della stessa sono considerati presunti innocenti fino alla sentenza definitiva.

L’arresto delle due persone coinvolte nella distruzione del cadavere di Gennaro Ramondino rappresenta un passo avanti nelle indagini che stanno cercando di fare luce su questo tragico omicidio avvenuto a Napoli.

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