Una coppia di Eboli è finita a processo per usura ed estorsione, dopo aver simulato una compravendita di terreno per chiedere tassi di interesse fino al 180% nel 2021. G.DF. ed O.M. sono gli imputati, ma per proteggere la vittima, l’associazione Sos Anti Racket ed Usura ha scelto di non fornire le generalità complete. La storia inizia nel 2020, quando l’imprenditore agricolo si trova in difficoltà a causa del Covid e chiede un prestito alle banche, che gli viene negato. Si rivolge quindi alla coppia, che gli propone un contratto preliminare di compravendita su un terreno, in realtà simulato. Dopo aver pagato interessi sulla finta caparra, l’imprenditore decide di denunciare la coppia per non perdere il terreno fondamentale per il suo lavoro. Secondo la guardia di finanza, gli interessi richiesti erano del 50% nel 2020 e del 180% nel 2021. Il gup Marilena Albarano li ha rinviati a giudizio, mentre l’associazione Sos Anti Racket ed Usura continua la sua opera di supporto alle vittime di usura ed estorsione, con attività informative e di prevenzione nelle provincie di Salerno, Benevento ed Avellino.

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