Napoli è ancora una volta teatro di tensioni e scontri tra clan camorristici. Le ultime incursioni armate nel rione “Conocal” da parte del clan De Micco, in guerra con i “Fraulella”, dimostrano la grave situazione che si sta verificando nella città partenopea. Ma non è solo a Conocal che la situazione è critica, anche a Ponticelli si temono vendette e un ritorno dei De Luca Bossa-Minichini, mentre l’ombra dei Mazzarella si allunga sul quartiere orientale di Napoli.
L’omicidio di Massimo Lucca, zio di un ras emergente dei D’Amico, ha segnato una svolta nella guerra di camorra. Si ipotizza che il clan De Micco abbia organizzato l’agguato per lanciare un segnale al reggente del gruppo del “Conocal”. La tensione tra i vari clan presenti sul territorio è palpabile e gli accordi durano poco, trasformandosi in disaccordi.
Le ricerche di Giuseppe Perrella e Fabio Riccardi, ricercati per l’inchiesta sulla vendetta dei “Bodo” in seguito al pestaggio in carcere di un affiliato agli alleati De Martino “XX”, continuano. La situazione è così tesa che le ostilità si sarebbero trasferite all’interno degli istituti penitenziari.
L’omicidio di Massimo Lucca ha scatenato una serie di indagini e la pista della vendetta trasversale è quella seguita dagli investigatori. L’uomo è stato ucciso brutalmente da due sicari su uno scooter, mentre si trovava nei pressi dell’Ospedale del Mare. Nonostante i soccorsi, è deceduto poco dopo a causa delle gravi ferite.
La situazione a Napoli è estremamente delicata e le autorità stanno facendo il possibile per mantenere la calma e riportare la pace nella città. La guerra tra clan camorristici sembra non avere fine, lasciando la popolazione in uno stato di costante paura e insicurezza.