La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza che ha confermato la confisca del 50% delle quote societarie della ditta Modrer, appartenenti al fratello di Nicola Schiavone, Isidoro Schiavone, conosciuto come ‘o Russ. Questa decisione segna la conclusione di una vicenda che ha avuto inizio nel 2020, quando il tribunale di Napoli Nord ha disposto il sequestro delle quote a causa della sproporzione tra i redditi e gli investimenti effettuati da Isidoro Schiavone.
La Corte di Appello aveva già respinto la richiesta di dissequestro presentata da Schiavone lo scorso anno, sottolineando che l’azienda era stata acquisita tramite una donazione del padre. Con la decisione della Suprema Corte, la confisca delle quote societarie diventa definitiva.
Questa vicenda giudiziaria ha coinvolto la famiglia di Nicola Schiavone e ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica su presunte irregolarità legate agli investimenti e ai redditi della famiglia. La decisione della Corte di Cassazione conferma la gravità delle accuse mosse nei confronti del fratello di ‘o Russ e mette fine a una lunga battaglia legale.
Questa sentenza rappresenta un importante passo nella lotta contro il crimine e la corruzione nel territorio di Casal di Principe e dimostra che la giustizia è in grado di fare il suo corso anche nei confronti di personaggi influenti. La confisca delle quote societarie della ditta Modrer segna un importante precedente nella lotta contro il malaffare e invia un chiaro messaggio a coloro che pensano di poter agire al di sopra della legge.