Un’estate calda ed un autunno ancora più rovente. Questo è quanto emerso dalle inchieste della magistratura che hanno scosso i comuni e la Provincia. Tra perquisizioni, dimissioni e lavoro delle commissioni d’accesso, facciamo il punto su quanto accaduto nel 2024.

Il terremoto giudiziario a Caserta

Tutto ha avuto inizio a metà giugno, quando una maxi inchiesta dei carabinieri ha coinvolto il Comune di Caserta. Cinque le ordinanze di custodia cautelare, tra cui quelle all’ex assessore Massimiliano Marzo e ai dirigenti Franco Biondi e Giovanni Natale. Le accuse vanno dalla corruzione elettorale, alla corruzione ed al falso. Si è parlato di imprenditori che avrebbero favorito politici, anche comprando voti, in cambio di appalti. Per questa vicenda è stata fissata l’udienza preliminare.

L’invio della commissione d’accesso e l’azzeramento della giunta

L’indagine ha portato al rinnovo della giunta comunale di Caserta e all’invio di una commissione d’accesso per verificare eventuali legami con la criminalità organizzata. L’incarico è stato prorogato di tre mesi.

L’indagine sul verde

A ottobre è emersa un’altra indagine che ha coinvolto imprenditori e dirigenti, accusati di aver fatto cartello per indirizzare le gare sul verde. Il pubblico ministero ha chiuso le indagini preliminari nei confronti di 22 indagati.

L’inchiesta su Zannini

Sempre ad ottobre, due importanti politici sono stati indagati per corruzione e concussione. Giovanni Zannini e Giorgio Magliocca sono stati al centro di indagini che li hanno visti coinvolti in favoritismi e scambi di favori con imprenditori.

Lo tsunami in Provincia

Sempre ad ottobre, i carabinieri hanno notificato provvedimenti di perquisizione alla Provincia di Caserta, coinvolgendo il presidente Giorgio Magliocca. L’accusa è di aver favorito un imprenditore edile in cambio di sponsorizzazioni per una squadra di calcio.

Lo scandalo permessi a Teverola

A novembre, un altro scandalo ha colpito un comune casertano, con arresti di ex sindaci e imprenditori coinvolti in un’indagine sui permessi a costruire.

Sciolto il comune di Calvi Risorta

Nel 2024, il Consiglio dei Ministri ha deciso lo scioglimento del Comune di Calvi Risorta per infiltrazioni della criminalità organizzata. Una commissione d’accesso ha evidenziato condizionamenti che compromettevano il buon andamento dell’amministrazione.

In conclusione, il 2024 è stato un anno segnato da scandali e indagini giudiziarie che hanno scosso la politica locale, evidenziando la presenza di corruzione e favoritismi. Speriamo che il futuro porti maggiore trasparenza e legalità nelle istituzioni.

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