Un omicidio orrendo ha scosso l’Italia e ha lasciato l’opinione pubblica sconvolta. Giulia Tramontano, una giovane donna napoletana, è stata uccisa dal suo fidanzato, Alessandro Impagnatiello, che era anche legato sentimentalmente ad un’altra donna. La ragazza è stata accoltellata e il suo corpo privo di vita è stato bruciato e nascosto in una zona poco distante dalla loro abitazione. L’uomo ha confessato di aver ucciso Giulia, e le tracce di sangue ritrovate nell’appartamento e sull’auto dell’uomo confermano la sua colpevolezza.
Il movente sembra essere la scoperta di un tradimento. Impagnatiello aveva una relazione parallela con una sua collega di origini americane, anche lei rimasta incinta. La lite tra lui e Giulia sarebbe scoppiata dopo la scoperta del tradimento e persino un presunto incontro con la donna in questione. Dopo la lite, di Giulia si sono perse le tracce e sarebbe stata la madre a lanciare l’allarme non riuscendo a mettersi in contatto telefonicamente con la figlia.
Impagnatiello è stato arrestato e condotto presso il carcere di San Vittore per omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso. La vittima era al settimo mese di gravidanza e il suo piccolo Thiago sarebbe nato tra pochi mesi. Dopo il delitto, l’uomo avrebbe cercato la sua amante per dirle che ora era un uomo libero e che il bambino che Giulia portava in grembo non era suo. La donna si sarebbe spaventata e avrebbe preferito non incontrarlo.
Questa vicenda ha scosso l’opinione pubblica e ha suscitato indignazione e rabbia. La violenza contro le donne deve essere fermata, e dobbiamo tutti fare la nostra parte per prevenirla e combatterla. Non possiamo permettere che casi come questo accadano ancora. La giustizia deve fare il suo corso e Impagnatiello deve essere punito per il suo orrendo crimine. Restiamo vicini alla famiglia di Giulia in questo momento difficile e continuiamo a lottare contro la violenza di genere.