Richiesta di rinvio a giudizio per un commerciante scafatese di 46 anni e per la sua amica venezuelana. La vicenda riguarda la droga trovata in un hotel a Lettere. L’udienza preliminare è prevista per il 19 luglio a Torre Annunziata. I fatti risalgono ad agosto dello scorso anno, quando i carabinieri sono intervenuti nell’hotel di Lettere dopo che una turista spagnola aveva minacciato il suicidio. Le persone che l’avevano avvicinata, non riuscendo a capire se avesse subito un furto o qualche atto di violenza, avevano deciso di chiamare le forze dell’ordine per fare chiarezza. All’arrivo dei carabinieri la situazione si era complicata. La ragazza era salita su un muretto di contenimento della strada, che affacciava su uno strapiombo di quasi dieci metri a causa dei tornanti. Da lì aveva minacciato di lanciarsi quando aveva visto avvicinarsi gli uomini delle forze dell’ordine. Solo dopo una lunga “trattativa”, durata oltre due ore, i carabinieri erano riusciti a persuaderla a desistere dal suo intento. Non era sfuggito però che il suo stato di agitazione potesse essere causato dall’uso di sostanze stupefacenti. Così, ricostruendo i suoi spostamenti nel paese, i carabinieri avevano scoperto che la turista spagnola aveva trascorso del tempo in uno degli hotel della zona, insieme ad altre due persone. Avevano quindi deciso di perquisire la loro camera, dove avevano trovato un chilo e mezzo di cocaina e una grossa somma di denaro contante, 3.650 euro in banconote di vario taglio. Durante la convalida dell’arresto, il commerciante scafatese avrebbe spiegato al giudice che il comportamento della turista spagnola sarebbe stato causato dalla gelosia che la donna provava nei confronti della venezuelana, che aveva attirato l’attenzione del commerciante a discapito della spagnola stessa, che aveva minacciato il suicidio per le strade di Lettere. Ora c’è la richiesta di giudizio presentata dalla procura torrese per entrambi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui