Incendio devastante nell’industria conserviera di Sant’Antonio Abate. Le fiamme alte e il fumo denso hanno creato un’aria irrespirabile e seminato panico nella zona. Il rogo è scoppiato nella fabbrica La Torrente, situata nella zona industriale del paese. Fortunatamente non ci sono feriti o intossicati, anche se i vigili del fuoco hanno avuto difficoltà nel domare l’incendio a causa della presenza di basi di legno nel piazzale. Si ipotizza che l’incendio sia stato causato da fuochi d’artificio illegali durante un matrimonio nelle vicinanze.
Le fiamme alte e il fumo nero sono stati visibili per chilometri di distanza. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Sant’Antonio Abate e di Castellammare di Stabia. È stato disposto lo sgombero dei residenti della zona per precauzione. Ilaria Abagnale, responsabile della Protezione Civile, ha dichiarato: “Abbiamo richiesto l’intervento del 118 e potenziato i soccorsi sul territorio. Abbiamo anche chiesto l’intervento di Italgas ed Enel per evitare ulteriori disagi. Stiamo evacuando le abitazioni limitrofe per precauzione. I soccorsi sono attivi e abbiamo chiesto l’aiuto degli operatori di Castellammare di Stabia. Ci stiamo anche attrezzando per fornire acqua e qualsiasi cosa possa servire ai residenti”.
Le indagini dei carabinieri, supportati anche dal nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata, si stanno concentrando sulla pista dei fuochi d’artificio. Si sospetta che alcuni residenti abbiano fatto esplodere petardi all’esterno dell’azienda, scatenando l’incendio. I militari hanno trovato e sequestrato una batteria di fuochi pirotecnici esplosa sul manto stradale dietro lo stabilimento.
Questo incendio ha causato danni ingenti all’industria conserviera e ha creato una situazione di emergenza nella zona. È fondamentale che vengano prese misure adeguate per evitare simili incidenti in futuro e per garantire la sicurezza dei residenti e delle aziende presenti nella zona industriale.
