Quasi 9mila verbali della Polizia Municipale di Agropoli sono stati annullati senza un valido motivo negli ultimi tre anni, causando un danno alle casse dell’ente di oltre 1,2 milioni di euro. Sono in corso indagini da parte della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania e della Corte dei Conti. La notizia è stata riportata da Stiletv. Questa informazione è emersa da una determina pubblicata sull’Albo Pretorio, con cui il comandante attuale, il maggiore Antonio Rinaldi, ha approvato una lista di debitori che avevano ricevuto preavvisi e verbali per infrazioni al Codice della Strada nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 4 ottobre 2022. Questi verbali erano stati registrati nell’archivio informatico del Comando vigili agropolese e successivamente annullati o archiviati al momento dell’accertamento, ma risultavano poi viziati dal punto di vista sostanziale e/o procedurale. Nella determina, firmata dal funzionario apicale, si fa riferimento all’apertura di un procedimento penale da parte della Procura cilentana il 30 marzo 2023 e all’indagine della Corte dei Conti. Ciò che desta scalpore e sospetti tra gli inquirenti è il numero elevato di multe che sarebbero state annullate senza un motivo legalmente valido. Infatti, solo il giudice di pace o la prefettura possono annullare un verbale previo ricorso del cittadino multato, a meno che non si tratti di un evidente errore materiale nella stesura o nella contestazione, che comunque prevede l’annullamento in autotutela e la comunicazione agli organi competenti. Dalla determina si evince che sono stati annullati ben 3.636 preavvisi di accertamento redatti da ausiliari della sosta e verbali dei vigili urbani nel periodo indicato, per un totale di 663.506 euro. Un dato clamoroso riguarda il 2021, in cui risultano annullati addirittura 2.049 verbali. Le posizioni archiviate, invece, ammontano a 5.270 per un totale di 618.430 euro. Pertanto, l’ente civico cerca di recuperare 1.281.936 euro di multe annullate o archiviate in modo illegittimo. Contestualmente, è stata avviata la riscossione coattiva tramite iscrizione a ruolo e ingiunzioni di pagamento, comprensive di sanzioni, nei confronti di tutti i destinatari delle multe.