Il sequestro dell’Alalya nel porto di Salerno segna la fine, almeno per il momento, della traversata estiva di questo lussuoso yacht. Costruito da una società con sede nelle isole Cayman, che sarebbe di proprietà di un magnate russo, l’imbarcazione è stata posta sotto sequestro dalla capitaneria di porto nell’approdo di Marina d’Arechi, su disposizione del tribunale di Salerno.

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Nazione, il giudice ha accettato l’istanza di un’azienda di motori navali con sede a Genova e filiale a Viareggio, che lamenta il mancato pagamento dei lavori di ripristino della sala macchine dello yacht, eseguiti a maggio. Il credito dovuto ammonta a 150mila euro.

Dopo i lavori, l’Alalya ha navigato lungo la Costa Azzurra e successivamente ha fatto rotta verso la Campania, fino ad arrivare al porto di Marina d’Arechi dove è stato sequestrato. Il giudice ha fissato un’udienza con la controparte per il 31 agosto.

Questo episodio mette in luce l’importanza di rispettare gli accordi finanziari e di pagare correttamente i fornitori. Le conseguenze di un mancato pagamento possono essere gravi, come dimostra il sequestro dell’Alalya. Speriamo che questa situazione possa essere risolta nel migliore dei modi e che l’imbarcazione possa tornare al suo proprietario legittimo.

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