Il primo Circolo didattico di Giugliano è stato intitolato a Mena Morlando, una giovane vittima innocente della camorra. La scuola, situata in piazza Gramsci, è la più antica della città. La dirigente scolastica, Gelsomina Raia, ha organizzato una cerimonia sobria e emozionante per ricordare la giovane ragazza, uccisa il 17 dicembre 1980 all’età di soli 25 anni.

Durante la cerimonia, la dirigente Raia ha presentato un disegno realizzato da una bambina della scuola, che raffigura l’ingresso dell’edificio scolastico con un angelo che entra nell’istituto di piazza Gramsci. Mena Morlando, quella sera 43 anni fa, stava scendendo dalla sua casa per andare in lavanderia a portare degli abiti da lavare, quando scoppio un conflitto a fuoco tra clan rivali. Era un agguato per uccidere un membro del clan dei casalesi, Francesco Bidognetti.

Mena si trovò nel bel mezzo di quella sparatoria e alcuni testimoni raccontarono che il camorrista preso di mira si fece scudo col corpo della ragazza. La storia di Mena era caduta nel dimenticatoio per più di trent’anni, fino a quando uno dei suoi fratelli, Francesco, decise di ricordare a tutti ciò che era accaduto quella sera del 17 dicembre 1980. Era stata uccisa una ragazza che amava la vita e sognava di diventare maestra come sua madre, che insegnava proprio nella scuola elementare di Piazza Gramsci.

Durante la cerimonia, il sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi, ha ricordato di essere stato un bambino di otto anni quando uccisero Mena e di come quell’episodio sia rimasto impresso nella sua memoria. Ha sottolineato l’importanza di non dimenticare la camorra, poiché i clan continuano a fare affari anche con l’aiuto dei cosiddetti “colletti bianchi”. Pirozzi ha affermato che i soldi della camorra non sono necessari, ma ciò che serve sono degli esempi come Mena Morlando. Ha concluso dicendo che l’intitolazione del primo circolo didattico a Mena è un orgoglio per la città e rappresenta una pietra fondamentale per dichiarare da che parte si sta.

Durante l’evento erano presenti anche i fratelli di Mena, Marco e Angelo. Quest’ultimo ha espresso la sua gratitudine per l’intitolazione della scuola a Mena, proprio dove la loro madre è stata insegnante per molti anni. Ha invitato i ragazzi a visitare anche la targa commemorativa dedicata a Mena, situata in via Monte Sion, di fronte alla casa in cui viveva. Nell’organizzazione dell’evento hanno collaborato anche due docenti, Emanuela Pianese e Pia De Rosa.

Alla cerimonia hanno partecipato anche rappresentanti dei carabinieri, della polizia e della finanza, così come l’assessore alla legalità del Comune di Giugliano, Isabella Riccardo. Il giornalista Raffaele Sardo, autore di uno dei libri che racconta la storia di Mena Morlando, ha ricordato che la ragazza uccisa è stata dimenticata per più di trent’anni e ha sottolineato l’importanza di non abbassare la guardia contro i clan.

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