Oggi la città di Benevento ha assistito a un tentativo di diffamazione nei confronti del sottoscritto, che ha dimostrato plastica evidenza di chi compie tale tentativo o, più verosimilmente, lo architetta. La città è stata tappezzata di manifesti in cui una foto del mio profilo Facebook è affiancata da un articolo di Ottopagine che racconta di un ricatto perpetrato ai danni di un medico, che sarei io: una donna che chiede denaro al professionista minacciandolo di rivelare una presunta relazione. Si tratta di un’evidente estorsione, in cui vi è una sola vittima conclamata, io, che peraltro ho avuto il coraggio di denunciare e far arrestare l’autore di tale atto.

Questo è quanto affermato in una nota dall’assessore all’Ambiente, Alessandro Rosa. “Si tratta di una vicenda grave e comunque privata che qualcuno ha cercato di strumentalizzare politicamene, un fatto ancora più grave. È ancora più grave perché a Benevento c’è qualcuno che cerca di utilizzare l’arma dell’infamia e della delazione per influenzare le scelte politiche, metodi utilizzati durante il periodo più oscuro della nostra storia.

Io, personalmente, ho le spalle larghe: ho avuto il coraggio di denunciare chi ha utilizzato l’arma del ricatto raccontando bugie e naturalmente ho denunciato questo vergognoso atto che certamente non mi intimorisce. Non mi intimorisce perché sono pienamente consapevole che i cittadini di Benevento (e non solo) sanno distinguere chiaramente le persone per bene, coloro che denunciano le ingiustizie, da coloro che cercano di fare estorsioni economiche o politiche (come in questo caso), nascosti comodamente nell’oscurità, perché chiaramente non hanno il coraggio di mostrarsi.

Io, al contrario dei “pensatori” dei manifesti, ho il coraggio di mostrarmi, sia a livello personale che politico, perché non ho bisogno della politica. Vivo e guadagno grazie a ciò che ho costruito con lo studio e con la mia professione e, ad un certo punto della mia vita, ho deciso di mettermi a disposizione della mia città, tutto qui. Naturalmente non ho problemi ad essere giudicato per le mie azioni o mancanze nel mio ruolo politico, ma non credo che fatti privati abbiano un impatto sul giudizio delle mie azioni… soprattutto se in quei fatti privati sono la parte lesa che ha agito solo ed esclusivamente secondo la legge… Credo che i cittadini preferiscano comunque un amministratore che si muove nel rispetto delle leggi rispetto a chi agisce nell’oscurità e con il metodo dell’infamia per influenzare la politica.

E se da amministratore o da protagonista involontario di questa piccola e ignobile storia non sono minimamente intimidito, come cittadino di Benevento sono molto preoccupato dall’esistenza e dalla presenza di persone o gruppi di persone che cercano di influenzare la scena politica con l’infamia, la delazione e la calunnia, cercando di innescare pubbliche lapidazioni con metodi tipici di un regime o di un fondamentalismo islamico.

In definitiva, io, Alessandro Rosa, cammino a testa alta… altri sono costretti a nascondersi nell’oscurità: una differenza abissale.”

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