Il Comitato di quartiere Centro storico di Benevento si lamenta dell’atteggiamento del Comune, che continua a ignorare le loro richieste di informazioni e di dialogo. In particolare, il Comitato aveva chiesto al Comune se ci fossero esercizi commerciali che non pagano la tassa di occupazione del suolo pubblico e se fossero state prese azioni per recuperare le somme dovute e revocare le concessioni. Hanno anche chiesto se ci fossero ordinanze per rimuovere arredi urbani non conformi al regolamento e quali azioni sono state intraprese per eliminarli. Inoltre, hanno chiesto se gli esercenti sono stati sanzionati per violazioni documentate e in che misura. Hanno anche chiesto se il Comune ha presentato denunce per atti di vandalismo e danneggiamento di immobili pubblici e arredi urbani.

La risposta del Comune è stata evasiva e non ha fornito le informazioni richieste. Hanno dichiarato che la maggior parte delle autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico non è stata rilasciata secondo il regolamento comunale, ma in deroga. Hanno anche affermato che inviano regolarmente elenchi delle autorizzazioni valide al dipartimento delle tasse e al Comando di Polizia Municipale. Inoltre, hanno affermato che la richiesta di informazioni generiche non può essere accolta, in quanto nessuno può supervisionare l’attività amministrativa solo per sospetti di inefficacia o per verificare la legittimità, secondo l’articolo 24 della legge n. 241/1990.

Il Comitato ha risposto che la loro richiesta è stata fatta secondo la FOIA (Freedom of Information Act), che consente l’accesso agli atti con finalità ben precise e campi di applicazione più ampi rispetto alla legge n. 241/1990. Hanno chiesto al Comune di chiarire cosa intendessero per “stragrande maggioranza” e se le concessioni in deroga sono a pagamento e se ci sono casi di morosità.

Il Comitato si chiede perché il Comune sia così reticente e perché neghi di conoscere la FOIA. Chiedono se ci sia un motivo per cui le loro richieste non vengano evase e perché il Comune non spieghi ai cittadini il motivo del suo rifiuto.

Sperano che il Sindaco, dopo aver preso coscienza delle criticità del quartiere, decida di rendere pubbliche le informazioni richieste e di agire per ripristinare la legalità e il decoro. Si aspettano che il Sindaco utilizzi i suoi poteri amministrativi per recuperare le somme dovute, rimuovere gli arredi inappropriati e mettere in atto le ordinanze di rimozione.

Infine, il Comitato si augura che il Sindaco affronti i trasgressori delle ordinanze con la stessa determinazione riservata a loro.

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