Scritte con minacce di matrice no-vax contro il medico di base di Capriglia di Pellezzano, la dottoressa Anna Caso, sono emerse recentemente, scatenando indignazione e condanna da parte delle autorità locali. Il motivo di tali minacce è stato il fatto che la dottoressa Caso ha richiesto ai pazienti di sottoporsi al tampone per poter accedere alle prestazioni mediche.

Il sindaco Francesco Morra ha preso posizione, condannando fermamente coloro che hanno commesso questo gesto di assoluta inciviltà. Ha espresso piena solidarietà e vicinanza alla dottoressa Caso, a nome suo e di tutta l’amministrazione comunale. Inoltre, è stata presentata un denuncia alle autorità competenti, chiedendo un immediato intervento da parte dei carabinieri e degli agenti della polizia municipale per indagare su quanto accaduto.

Questo episodio mette in luce una situazione preoccupante: la diffusione di teorie no-vax che, purtroppo, stanno guadagnando sempre più terreno. È fondamentale ricordare che la medicina e la scienza sono basate su evidenze e studi approfonditi, e che le vaccinazioni sono uno strumento essenziale per la prevenzione di molte malattie.

Le minacce rivolte alla dottoressa Caso sono inaccettabili e vanno contro il principio stesso di rispetto per il lavoro e l’impegno dei professionisti della salute. È importante che la società nel suo complesso si unisca per condannare questi atti di violenza e per sostenere coloro che, come la dottoressa Caso, continuano a lavorare per la salute e il benessere della comunità.

È fondamentale che le autorità competenti agiscano con tempestività e determinazione per individuare i responsabili di queste minacce e per garantire che situazioni del genere non si ripetano. La libertà di espressione è un diritto fondamentale, ma deve sempre essere esercitata nel rispetto degli altri e delle regole civili.

In conclusione, è importante ribadire che il lavoro dei medici e degli operatori sanitari merita rispetto e riconoscimento. La lotta contro la disinformazione e la diffusione di teorie non scientifiche deve essere una priorità, affinché si possa tutelare la salute pubblica e garantire un futuro migliore per tutti.

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