L’arresto dell’ultimo uomo coinvolto nella faida di Chiaia segna un importante passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata. Mariano Cangiano è stato ritenuto gravemente indiziato di associazione di stampo camorristico, porto e detenzione di armi da sparo, esplosione di colpi d’arma da fuoco ed estorsione. La sua cattura è stata possibile grazie alle indagini condotte dalla polizia di Stato in collaborazione con la Squadra Mobile e il commissariato di San Ferdinando.

Il gruppo criminale, guidato da Giovanni Strazzullo alias ‘o kikk, ha seminato il terrore nel quartiere Torretta di Chiaia con scorribande armate e esplosioni di colpi d’arma da fuoco. Inoltre, hanno minacciato e estorto i parcheggiatori abusivi lungo il lungomare di Mergellina, arrivando persino a brandire un fucile mitragliatore per intimidire le vittime. Tali azioni violente e eclatanti hanno portato all’emissione di un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di cinque affiliati.

I primi quattro indagati sono stati arrestati tra il 9 e il 12 settembre, mentre Cangiano è riuscito a sfuggire alla cattura fino a ieri, quando è stato rintracciato presso l’abitazione di un familiare. La sua custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip su delega del procuratore della Repubblica di Napoli.

L’operazione di arresto dell’ultimo uomo coinvolto nella faida di Chiaia rappresenta un importante successo nella lotta alla criminalità organizzata. Grazie al lavoro delle forze dell’ordine, un pericoloso gruppo criminale è stato smantellato e i responsabili delle azioni violente e intimidatorie dovranno rispondere dei loro crimini davanti alla giustizia. Questo è un segnale forte che dimostra l’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.

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