Il 25 dicembre 2021, una tragica vicenda ha scosso la città di Pontecagnano. Era la mattina di Natale e un bambino di soli 4 anni si trovava a casa con la mamma e i nonni, felice di giocare con i regali appena scartati. Purtroppo, il padre del piccolo, con cui il bambino avrebbe dovuto trascorrere la festività, è arrivato e il bambino ha cominciato a fare i capricci.

Nonostante la madre cercasse di calmarlo, l’uomo ha caricato il bambino in auto e, senza preoccuparsi dell’ex moglie che si era protesa all’interno dell’auto con la portiera ancora aperta nel tentativo di fermarli, è partito velocemente. La donna si è aggrappata alla portiera ma, a causa della velocità, ha perso la presa ed è caduta sull’asfalto priva di sensi.

Fortunatamente, alcune persone che si trovavano in strada per scambiarsi gli auguri di Natale hanno subito allertato il 118. Quell’episodio, che poteva trasformarsi in una tragedia, è arrivato ieri in tribunale. A giudizio, davanti ai giudici della prima sezione penale del tribunale di Salerno, c’era un uomo di 49 anni originario di Minori, accusato di lesioni gravi ai danni dell’ex moglie e davanti al figlio minorenne.

Durante l’udienza, una vicina di casa della donna ha ricostruito l’intera scena, raccontando come il bambino piangesse perché voleva restare con la mamma e come il padre, noncurante della situazione, lo abbia preso con forza e caricato in auto. La donna ha cercato di calmarlo, protendendosi all’interno dell’auto dal lato del guidatore. Tuttavia, il marito, senza curarsi della circostanza, ha accelerato e ha iniziato a guidare. La testimone ha visto la donna cadere sull’asfalto con il volto rivolto verso il basso, priva di vita.

Il marito si è fermato solo quando ha capito che la situazione era critica. Nel frattempo, il bambino piangeva e accusava il padre di aver fatto volare la mamma e di averla uccisa, chiedendo che andasse in gabbia. I soccorsi sono arrivati e hanno portato la donna in ospedale.

Durante l’udienza, era presente anche il padre della vittima, che ha assistito alla scena e ha visto sua figlia aggrapparsi alla portiera dell’auto e cadere sull’asfalto. Le sue dichiarazioni sono state acquisite dai giudici e l’udienza è stata aggiornata alla primavera prossima, quando l’imputato sarà chiamato a deporre e ricostruire la vicenda.

Questa tragica storia ci ricorda l’importanza di gestire le situazioni conflittuali in modo pacifico e responsabile, soprattutto quando ci sono bambini coinvolti. Speriamo che giustizia sia fatta e che questa famiglia possa trovare la pace e la serenità che merita.

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