Benevento. Indagine dei carabinieri: il sindaco ai domiciliari, un imprenditore in carcere e un vigile urbano all’obbligo di firma. È quanto emerso da un’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo, che ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare. Nicola Panella, imprenditore di 59 anni di Montesarchio, è finito in carcere, mentre Gennaro Caporaso, 47 anni, sindaco di Tocco Caudio dal 2019, è agli arresti domiciliari. Massimo Pagnozzi, 62 anni, agente della polizia municipale di Montesarchio, è invece sottoposto all’obbligo di firma. Le ipotesi di reato contestate sono la turbata libertà degli incanti e il trasferimento fraudolento di valori.

Secondo il procuratore Aldo Policastro, l’indagine è stata complessa e ha coinvolto l’assunzione di informazioni sommarie, l’acquisizione di abbondante documentazione, l’esecuzione di attività di osservazione, controllo e pedinamento, nonché l’intercettazione di telefonate e ambienti, l’esame di tabulati telefonici e telecamere. Tutto ciò ha permesso di raccogliere elementi indiziari significativi e convergenti riguardo alla sistematica violazione di alcune procedure pubbliche del Comune.

In particolare, si fa riferimento alla presunta turbativa della gara d’appalto per i lavori di messa in sicurezza e sistemazione di una strada, grazie alla presunta collusione tra il sindaco e un vigile urbano membro della commissione di gara. Si sostiene che il sindaco abbia favorito un’impresa legata a lui da un rapporto di presunto asservimento, commissionando informalmente lavori di manutenzione stradale durante il periodo di pubblicazione del bando.

Un’altra gara sotto la lente degli inquirenti è quella per l’affidamento del servizio di accoglienza integrata per i minori stranieri non accompagnati. Si sostiene che il sindaco abbia promosso personalmente la costituzione di un’associazione temporanea di imprese per partecipare alla gara, individuando in anticipo l’immobile destinato all’accoglienza dei minori, nonostante non fosse ancora idoneo, e scegliendo la cooperativa sociale vincitrice della gara.

Anche la procedura di affidamento del servizio di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilati del Comune è stata oggetto di indagine. Si sostiene che il sindaco abbia violato il principio di rotazione affidando il servizio a un’impresa già affidataria, alterando così la concorrenza. Inoltre, si ritiene che il legale rappresentante dell’impresa aggiudicataria abbia omesso di indicare la condizione della società, sottoposta a sequestro preventivo e amministrazione giudiziaria in un altro procedimento, nella domanda di partecipazione alla gara.

L’indagine ha portato al sequestro preventivo della società, compresi gli asset aziendali e i beni intestati ad essa. Nicola Panella è già imputato in un altro processo insieme ad altre persone, i cui atti sono stati trasmessi alla Cassazione.

Nel corso dell’indagine sono state effettuate numerose perquisizioni e altre 10 persone risultano indagate per gli stessi reati e saranno interrogate nei prossimi giorni.

Gli indagati sono difesi dagli avvocati Angelo Leone, Marianna Febbraio, Grazia Luongo, Carmen Esposito e Vincenzo Regardi.

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