Tragedia sulla strada statale 73 bis a Urbino, dove un pullman turistico e un’ambulanza sono stati coinvolti in uno schianto frontale. Il pullman trasportava una quarantina di ragazzi, chierichetti, accompagnati da alcuni adulti e un sacerdote, che stavano tornando da una gita per visitare i presepi nella città ducale. I ragazzi provenivano da diverse parrocchie della provincia di Ascoli Piceno, Grottammare e Cupra Marittima. Nell’ambulanza, che era partita da Fossombrone e si stava dirigendo all’ospedale di Urbino, c’erano tre operatori sanitari e un paziente, purtroppo tutti deceduti.
L’impatto tra i due veicoli è stato così violento che ha causato l’esplosione delle tre bombole d’ossigeno presenti sull’ambulanza, generando un incendio che ha reso impossibile la salvezza per chi era a bordo. Tra le vittime c’è il paziente, Alberto Serfilippi, un ottantacinquenne di Fossombrone, l’infermiera Cinzia Mariotti, 49 anni, di Acqualagna, l’autista soccorritore Stefano Sabbatini, 59 anni di Fossombrone, e il medico Sokol Hoxha, 41 anni, originario dell’Albania e laureatosi ad Ancona.
Questa tragedia ha colpito profondamente la comunità locale e ha scosso l’intero paese. Sono stati istituiti dei momenti di preghiera e di lutto nelle parrocchie coinvolte per ricordare le vittime e offrire conforto alle loro famiglie. Le indagini per accertare le cause dell’incidente sono ancora in corso, ma è evidente che si tratta di una tragedia senza precedenti. Ogni sforzo dovrà essere fatto per evitare che simili incidenti accadano in futuro e per garantire la massima sicurezza sulle strade. Questo triste episodio ci ricorda l’importanza di essere sempre vigili e responsabili quando si è al volante e di rispettare le regole del codice della strada. La vita di tante persone dipende da queste semplici ma fondamentali azioni.