Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere si è verificato un episodio di forte tensione a causa del rifiuto di un permesso ad un detenuto di visitare il fratello in fin di vita in ospedale. Circa quindici detenuti si sono barricati al terzo piano del reparto Volturno per quasi tre ore, danneggiando oggetti e arredi. La protesta è terminata solo dopo l’arrivo del magistrato di sorveglianza e la conseguente trattativa. Tutto è accaduto nella tarda mattinata di oggi, quando un detenuto ha richiesto un permesso per andare a trovare il fratello, vittima di un agguato subito la notte di Capodanno nel rione Iacp di Santa Maria Capua Vetere.
Il magistrato ha chiesto del tempo per valutare la richiesta, ma il detenuto non voleva aspettare e ha iniziato a protestare. Verso le 13, ha coinvolto altri detenuti e insieme si sono barricati al terzo piano del reparto, impedendo agli agenti penitenziari di entrare. Il gruppo ha causato numerosi danni, fino a quando intorno alle 15.30 è arrivato il magistrato di sorveglianza Marco Puglia, che ha iniziato la trattativa con i detenuti insieme al vicedirettore del carcere Marco Casale. Dopo alcuni minuti, la protesta si è conclusa. Al detenuto che ha dato inizio alle proteste non è stato concesso il permesso, e lui e gli altri detenuti barricati verranno trasferiti.
Secondo le prime notizie ancora frammentarie che arrivano, si sarebbero verificati gravi disordini, con detenuti che si sarebbero barricati in alcune sezioni detentive dopo averle vandalizzate e che avrebbero temporaneamente trattenuto alcuni operatori del corpo di polizia penitenziaria presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, già teatro di gravi episodi in passato. La polizia penitenziaria sta intervenendo per ripristinare l’ordine, anche con unità richiamate appositamente, e varie autorità stanno arrivando sul posto.
Il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio, ha dichiarato che è necessario agire concretamente per affrontare l’emergenza carceraria, riducendo la sovraffollamento e aumentando il personale della polizia penitenziaria, che attualmente manca di oltre 18mila unità. De Fazio ha sottolineato che servono provvedimenti immediati e una riforma complessiva del sistema penitenziario.
Fortunatamente, grazie all’intervento professionale e tempestivo del corpo di polizia penitenziaria e del magistrato di sorveglianza, i gravi disordini di oggi pomeriggio sono stati risolti dopo alcune ore presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. La protesta dei detenuti sembra essere stata causata dalla mancata concessione di un permesso per partecipare al funerale di un parente vittima di omicidio nella provincia di Caserta. Non si sono registrati gravi danni alle persone, ma alcune sezioni detentive sono state devastate al punto da mettere in dubbio la loro abitabilità. È importante che il governo e il parlamento intervengano prima che sia troppo tardi.