I poliziotti hanno rintracciato Giuseppe Nicola Moffa, il giovane di diciotto anni coinvolto nell’agguato a Napoli, alle Case Nuove dove vive. A pochi giorni dall’attacco in cui sono stati sparati 80 proiettili e una passante è stata ferita accidentalmente, Moffa è ancora in cura per rimuovere la pallottola che ha colpito il suo ginocchio. Attualmente è in carcere per un tentato omicidio avvenuto lo scorso dicembre in piazza Carlo III. Lo stesso giorno in cui Moffa è stato arrestato, sono stati disposti gli arresti anche per i due presunti killer e gli altri tre membri del commando responsabile dell’agguato. Questa storia intreccia motivi personali a episodi criminali, con un astio che ha radici nelle contrapposizioni tra gruppi legati alla camorra. Secondo le indagini della squadra mobile, Moffa avrebbe sparato contro Ciro Vecchione e la sua fidanzata, ma l’ipotesi di una rapina non ha mai convinto gli investigatori. Dalle intercettazioni è emerso che Moffa e Vecchione si erano incontrati precedentemente in Romania. Gli investigatori stanno mettendo insieme i fatti e le circostanze, ma al momento non sono stati individuati i responsabili. L’agguato di mercoledì ha lasciato sul terreno numerosi bossoli e ha ferito sia Moffa che una passante. Le riprese delle telecamere di sicurezza hanno aiutato la polizia a risolvere il caso. I presunti autori dell’agguato sono attualmente in carcere, mentre gli avvocati difensori si occupano del caso.

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