Il narcotrafficante Raffaele Imperiale ha presentato oggi una richiesta di sconto di pena al suo avvocato, Maurizio Frizzi, durante un’udienza a Napoli davanti al giudice Maria Luisa Miranda. Frizzi ha contestato l’aggravante della transnazionalità contestata a Imperiale, sostenendo che non ci sono i presupposti per applicarla. L’avvocato ha anche evidenziato la continuità tra l’attuale procedimento giudiziario e le due sentenze passate in giudicato con cui Imperiale è stato condannato come fornitore stabile e sistematico del clan Amato-Pagano. Il riconoscimento della continuità comporterebbe una pena più lieve per Imperiale, rispetto ai 14 anni e 10 mesi richiesti dal pm Maurizio De Marco. Frizzi ha infine chiesto un ulteriore sconto di pena, pari a due terzi invece che la metà, in considerazione dell’offerta dell’isola artificiale.
Lo scorso 4 dicembre, il pm De Marco aveva chiesto 14 anni e 10 mesi di reclusione per Imperiale. Durante l’udienza è stata sollevata anche un’eccezione di incostituzionalità sulla legittimità delle intercettazioni decriptate inserite nel compendio indiziario. La decisione del giudice Miranda è attesa nelle prossime settimane. All’udienza di oggi erano presenti anche i legali degli altri imputati nel processo. L’udienza è stata aggiornata al 14 febbraio per la discussione degli altri imputati. Imperiale è attualmente detenuto in carcere a Napoli. La richiesta di sconto di pena da parte di Imperiale è un caso controverso. Da un lato, c’è chi sostiene che la sua collaborazione con le autorità e l’offerta dell’isola artificiale meritino un riconoscimento. Dall’altro, c’è chi ritiene che la gravità dei suoi reati non debba essere in alcun modo attenuata.