La decisione di revocare gli arresti domiciliari a Nicola Oddati, ex membro della direzione del Partito Democratico coinvolto nell’inchiesta sugli appalti per il recupero del Rione Terra di Pozzuoli, è stata presa dal gip di Napoli. La notizia è stata resa nota venerdì sera e il provvedimento è stato notificato questa mattina a Battipaglia, in provincia di Salerno, dove Oddati si trovava in regime di arresti domiciliari con la difesa dell’avvocato Vincenzo Giaquinto. La revoca della misura cautelare emessa venerdì è stata notificata oggi a Nicola Oddati, a Battipaglia anche considerando le condizioni di salute della figlia, attualmente a Napoli.

Il decreto di giudizio immediato del giudice per le indagini preliminari di Napoli, Antonio Baldassarre, emesso su richiesta della Procura (sostituto procuratore Stefano Capuano), riguarda l’ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, l’imprenditore Salvatore Musella e l’ex politico Nicola Oddati. Il 9 aprile inizierà il processo. Gli inquirenti contestano a Figliolia di aver agito come garante degli accordi collusivi per l’assegnazione di una gara all’impresa di Musella, in cambio di somme di denaro, assunzioni e altri vantaggi. A Musella di essere il promotore dei suddetti accordi collusivi; e a Oddati, in qualità di dirigente della Regione Campania e membro della direzione nazionale del Pd, di aver favorito Musella nella ricerca di relazioni e contatti per ottenere appalti presso diverse amministrazioni pubbliche.

La decisione del gip di Napoli di revocare gli arresti domiciliari a Nicola Oddati ha destato molte polemiche e discussioni nell’opinione pubblica. Alcuni sostengono che la revoca della misura cautelare sia stata una decisione giusta, data la situazione familiare di Oddati e la sua presunta non colpevolezza. Altri, invece, criticano aspramente la decisione del gip, sostenendo che Oddati potrebbe avere beneficiato di favoritismi o pressioni politiche.

In ogni caso, l’inchiesta sugli appalti per il recupero del Rione Terra di Pozzuoli continua a tenere banco e il processo che si terrà il 9 aprile sarà decisivo per fare luce su questa vicenda. Resta da vedere quali saranno le conseguenze di questa decisione sulle indagini in corso e sul futuro politico di Nicola Oddati.

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