Un giovane ragazzo di Pagani si è trovato coinvolto in un’inchiesta della polizia postale e della Digos di Salerno per il suo coinvolgimento in un network di internauti di matrice suprematista e neonazista attivo in diversi Paesi europei. Nonostante la sua giovane età, il ragazzo ha ammesso di aver commesso degli errori legati alla sua ingenuità e alla sua giovinezza.

Durante l’interrogatorio, il ragazzo ha dichiarato di voler abbandonare quella chat considerata troppo estremista, ma di aspettare il momento opportuno per farlo. Si è detto amareggiato per quanto sia stato detto e scritto in quei canali, che si contraddistinguono per la violenza e l’uso di simboli neonazisti.

L’indagine si è concentrata sulle chat di un gruppo che pubblicava anche manuali per l’attacco e il sabotaggio di infrastrutture critiche, istruzioni per la fabbricazione di armi e incitamento all’odio verso ebrei, musulmani e chiunque venisse considerato di “razza inferiore”. I due minori coinvolti erano passati da un network ad un altro, manifestando un’ossessione per gli attentati di matrice suprematista, un fastidio verso gli immigrati e un’avversione per gli ebrei.

I Tribunali per i Minorenni di Salerno e Torino hanno disposto la misura cautelare della “permanenza in casa” per i due ragazzi, che hanno dovuto affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Sembra che il giovane di Pagani abbia compreso la gravità della situazione e che sia intenzionato a prendere le distanze da quegli ambienti estremisti. Si spera che questa esperienza possa servire da lezione e da monito per tutti i giovani che si lasciano coinvolgere in ideologie pericolose e dannose.

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