La situazione del carcere di Avellino è preoccupante secondo Donato Capece del SAPPE
L’aggressione ad un medico del carcere di Avellino è stata la scintilla che ha fatto esplodere la protesta del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha dichiarato che la situazione del carcere di Avellino desta molte preoccupazioni. Nonostante le segnalazioni fatte al Ministero della Giustizia e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, non sono stati riscontrati miglioramenti concreti. Gli eventi critici, come aggressioni, minacce, sequestri di coltelli, cellulari e droga, sono diventati quotidiani, mettendo a dura prova anche il Pronto Soccorso dell’ospedale “Moscati”.
La struttura di Bellizzi Irpino, progettata per ospitare 510 detenuti, ne accoglie attualmente circa 600, creando un sovraffollamento ingestibile. Inoltre, la mancanza di personale è evidente, con circa 40 unità in meno rispetto al necessario. Questo porta a turni massacranti per il personale in servizio, violando principi costituzionali e mettendo a rischio la sicurezza di tutti.
Il SAPPE chiede quindi una ispezione ministeriale nel carcere di Avellino per accertare le disfunzioni presenti e prendere i provvedimenti necessari per migliorare la situazione. Nonostante la professionalità, l’abnegazione e l’umanità del personale di Polizia Penitenziaria che lavora nella struttura, la carenza di organico e l’organizzazione del lavoro precaria e fatiscente rendono urgente un intervento per garantire la sicurezza e l’efficienza della Casa Circondariale.