I legali di Bernardo Cava e Pellegrino Crisci hanno presentato una richiesta di annullamento delle misure cautelari firmate dal Gip del Tribunale di Napoli, Leda Rossetti, nei confronti dei loro assistiti, accusati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso in danno di un imprenditore di Sirignano.
L’udienza davanti al tribunale del Riesame è stata fissata per lunedì e i magistrati della XII sezione del tribunale partenopeo dovranno decidere sulla richiesta di annullamento presentata dagli avvocati Gaetano Aufiero e Alessandro Del Grosso.
Dalle indagini effettuate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Baiano è emerso che l’imprenditore aveva avuto due incontri con Bernardo Cava e Pellegrino Crisci. In uno di questi, proprio il boss Cava avrebbe rassicurato l’imprenditore, facendogli presente chi era. Ad avviso della Dda, avrebbe speso la sua fama criminale e l’appartenenza al clan Cava.
Grazie ad alcune intercettazioni si è poi giunti alla denuncia e alla misura cautelare. Ora i legali chiederanno la revoca o l’attenuazione della misura per i loro assistiti ristretti nel carcere di Secondigliano. La decisione spetta ora al tribunale del Riesame.