Una tragedia si è consumata nel carcere di Ariano Irpino, dove un detenuto italiano ha deciso di togliersi la vita dopo aver aggredito cinque poliziotti penitenziari e aver danneggiato la porta della sua cella. Nonostante i tentativi disperati del personale di salvare il detenuto, questi è riuscito a impiccarsi utilizzando l’elastico degli slip.

Il Segretario Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Donato Copece, sottolinea la necessità di interventi urgenti per affrontare la costante situazione di tensione nelle carceri italiane. Propone un nuovo sistema penitenziario articolato su tre livelli: il primo per i reati meno gravi con pene alternative al carcere, il secondo per pene detentive superiori ai 3 anni in istituti meno affollati e il terzo livello dedicato alla massima sicurezza.

Copece sottolinea l’importanza di ridisegnare l’intero sistema penitenziario per evitare il sovraffollamento e garantire la separazione dei detenuti. La Polizia Penitenziaria, oltre a svolgere compiti di prevenzione e sicurezza, dovrebbe concentrarsi sul controllo dei soggetti ammessi alle misure alternative.

La morte del detenuto nel carcere di Ariano Irpino è stata definita una sconfitta per lo Stato e per tutti coloro che lavorano in prima linea. È necessario agire con urgenza per migliorare le condizioni delle carceri italiane e garantire la sicurezza di detenuti e operatori.

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