Nove condanne definitive sono state emesse per altrettanti imputati dopo che i loro ricorsi sono stati dichiarati inammissibili dalla Corte di Cassazione. La sentenza riguarda un’importante indagine condotta dalla Dda di Salerno nella città di Pagani, incentrata su un vasto traffico di droga che ha avuto inizio nel 2019. Le pene comminate vanno da 2 a 17 anni di reclusione. L’accusa principale, ad eccezione di alcuni imputati, era di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

Il lavoro dei carabinieri è iniziato dopo alcuni spari contro un pregiudicato di Nocera, che ha portato alla scoperta di un “sistema” gestito da Catello e Andrea Pepe, condannati rispettivamente a 17 anni e 9 mesi e 13 anni e 9 mesi di reclusione. I due avrebbero fornito droga a diversi spacciatori, tra cui Giannantonio Silvestri, condannato a 12 anni, che a loro volta la distribuivano a una vasta clientela. Anche coloro che prenotavano appuntamenti in alcuni appartamenti, dove si praticava la prostituzione, sono stati coinvolti nell’indagine per spaccio.

L’indagine dell’Antimafia ha rivelato che il traffico di droga era alimentato da circa 22 spacciatori sul territorio, divisi per turni. Le consegne coinvolgevano quantitativi minimi di droga, spesso nascosti in varie parti del corpo. I clienti, che venivano riforniti a domicilio, provenivano da tutti i comuni dell’Agro nocerino, in particolare Pagani, le due Nocera, Sarno, San Valentino Torio, Angri, Pompei e Sant’Egidio del Monte Albino.

La Procura ha contestato trenta capi d’accusa legati a un totale di 229 episodi di cessione di droga. Si stima che il giro d’affari generato dalla vendita di sostanze stupefacenti ammontasse a circa 4 milioni di euro all’anno. Crack e cocaina erano le droghe più diffuse, anche durante il lockdown. Molti imputati hanno scelto il rito abbreviato, altri hanno optato per il rito ordinario. I prezzi delle sostanze variavano da 20 a 40 euro a seconda delle richieste. La Cassazione ha recentemente confermato le 9 condanne definitive emesse.

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