Veronika Kvas, una donna ucraina di 43 anni, è tragicamente scomparsa a causa di un infarto. La sua storia è stata raccontata dal suo compagno, Abedallatif E. O., ai carabinieri di Somma Vesuviana, e ora lui e il loro unico figlio Eduardo vogliono giustizia.

Veronika e Abedallatif si erano trasferiti nell’entroterra vesuviano dalle loro patrie, l’Ucraina e il Marocco, in cerca di una vita migliore. Entrambi erano disoccupati e si accontentavano di lavori saltuari. Una notte, Veronika ha cominciato a sentire dolori al petto e al mattino ha chiesto al suo compagno di portarla al pronto soccorso.

Lì è stata visitata da un medico di guardia e poi dimessa con un referto sul quale si leggeva “toracoalgia con vomito”. Prima di lasciarla andare, le è stato “consigliato” di farsi visitare da un cardiologo. Tuttavia, Veronika non ha ricevuto alcuna cura e i suoi sintomi sono peggiorati durante il fine settimana.

Quando Abedallatif ha finalmente contattato un cardiologo, la situazione era ormai disperata: Veronika è stata trasportata d’urgenza in ospedale ma non ce l’ha fatta. Abedallatif e il figlio di Veronika vogliono sapere se i medici che l’hanno visitata la notte tra venerdì e sabato avessero commesso un errore o se un intervento o il trasferimento immediato in un’altra struttura avrebbero potuto salvarle la vita.

Veronika Kvas ha perso la vita troppo presto ma la sua famiglia non intende arrendersi e spera ancora che la giustizia possa essere fatta.

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