Oggi, presso il Tribunale di Avellino, ha avuto luogo l’udienza a carico di un 26enne di Serino accusato di maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna e della loro figlia di tre anni. La donna, in una accorata escussione, ha raccontato le violenze fisiche e psicologiche subite, le vessazioni, le angherie e le minacce costanti. In particolare, l’imputato, in un’occasione, aveva colpito la compagna con un bastone procurandole lividi ed escoriazioni. Inoltre, le impediva di lavarsi, di recarsi in ospedale e di avere contatti con la famiglia d’origine. La donna, inoltre, non poteva neanche portare la figlia in ospedale, in quanto non era mai stata sottoposta a visita pediatrica.

Durante l’udienza sono stati ascoltati anche i genitori della vittima, che hanno confermato quanto raccontato in aula. Il padre, in particolare, ha affermato di essere molto preoccupato, in quanto la vedeva spenta e aveva notato segni ed ecchimosi sul corpo della figlia. La madre, invece, ha dichiarato come la figlia fosse lercia e la nipote, di soli tre anni, fosse spesso lasciata in condizioni di sporcizia. Anche la sorella della donna era preoccupata, in quanto aveva notato lividi ed escoriazioni sulle gambe della sorella e una bruciatura sulla mano della bambina.

L’imputato, poi, si è difeso sostenendo di non aver mai alzato le mani sulla compagna e di essersi sempre preso cura della figlia. Il difensore di fiducia, l’avv. Elvira De Leo, ha poi chiesto la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari in quanto non sussiste il pericolo di reiterazione del reato e inquinamento delle prove. La prossima udienza è attesa per il 23 febbraio 2023.

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