Nella notte scorsa, un incendio di origine dolosa ha interessato un deposito degli uffici del Maschio Angioino, a Napoli. La Torre dell’Oro, luogo del rogo, conteneva documenti che sono stati in parte danneggiati dalle fiamme, ma le aree principali del monumento-simbolo di Napoli, come la Pinacoteca e la Sala della Loggia, sono rimaste illese.
L’area interessata dal fuoco è stata posta sotto sequestro e le forze dell’ordine stanno conducendo le indagini per identificare gli autori del gesto. In mattinata, l’assessore al Turismo Teresa Armato e il coordinatore delle politiche culturali Sergio Locoratolo si sono recati nel luogo dell’incendio per verificare i danni alla struttura. Il sindaco Gaetano Manfredi è costantemente aggiornato sulla vicenda.
Domani il museo civico di Castel Nuovo resterà regolarmente aperto al pubblico.

L’incendio del Maschio Angioino è un gesto grave e inquietante, che ha portato danni a documenti storici di grande valore. E’ una violazione dei beni culturali che non può essere tollerata. Le indagini in corso ci aiuteranno a comprendere meglio la matrice del gesto e a identificare gli autori. Intanto, speriamo che il Maschio Angioino possa tornare presto alla sua bellezza originale.

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