I carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino, diretti dal maggiore Massimo Di Nardo, hanno ascoltato tutti i soggetti coinvolti nell’indagine ed effettuato mirati servizi di osservazione.
Le indagini sono partite dalle dichiarazioni rese da Livia Forte, imputata nel processo Aste Ok, che ha riferito come il 19 luglio 2017, presso il ristorante Its Ok, Nicola Galdieri e Costantino Giordano le avrebbero imposto di non rilanciare l’offerta.
Le indagini hanno dimostrato che tale versione era infondata, poiché Galdieri e Giordano non erano presenti all’asta in questione. I carabinieri hanno invece appurato che l’incontro a cui Livia Forte aveva fatto riferimento era avvenuto in un altro luogo e con un altro scopo.
Le indagini hanno inoltre permesso di stabilire che l’incontro si era in realtà tenuto il 18 luglio 2017 presso il ristorante Pagliarone di Monteforte Irpino, e che i presenti erano Galdieri, Giordano, Renato Freda, Armando Aprile e altre persone.
Le indagini hanno anche rivelato che durante l’incontro era stata discussa l’aggiudicazione dell’asta del ristorante Pagliarone, e che Galdieri, Giordano, Freda e Aprile avevano concordato di non partecipare all’asta per agevolare un terzo soggetto.

Gli elementi raccolti dalle indagini hanno portato alla notifica degli avvisi di garanzia a Galdieri, Giordano, Freda e Aprile, con l’accusa di turbativa d’asta, estorsione aggravata e agevolazione dell’associazione a delinquere.
Il processo Aste Ok, che prende il nome dal ristorante Its Ok, ha visto la conclusione delle indagini con la notifica degli avvisi di garanzia ai quattro indagati. Le indagini hanno dimostrato che l’incontro si era tenuto il 18 luglio 2017 presso il ristorante Pagliarone di Monteforte Irpino, e che i presenti avevano concordato di non partecipare all’asta per agevolare un terzo soggetto.
Ai quattro indagati sono stati contestati i reati di turbativa d’asta, estorsione aggravata e agevolazione dell’associazione a delinquere.
Ora sono in attesa di conoscere la decisione della magistratura, che stabilirà se i quattro indagati siano o meno responsabili dei reati contestati.

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