In seguito all’abbattimento di sei alberi all’interno della scuola di via Posillipo 88, il Comune di Napoli è entrato in conflitto con l’istituto comprensivo Cimarosa. La dirigente scolastica Rosa Cassese ha preso la decisione autonoma di abbattere le “robinie”, affermando di voler tutelare l’incolumità degli alunni e del personale. La dirigente ha anche rivendicato l’azione fatta, dicendo che c’era un progetto autorizzato che prevedeva l’abbattimento di alberi pericolosi. Il Comune di Napoli, in seguito a un sopralluogo, non ha rilevato criticità tali da costituire pericolo.

Tuttavia, il presidente della commissione Ambiente del parlamentino Giovanni Caselli e l’assessore al Verde Alberto Ruffolo sono pronti a presentare un esposto in procura. Il capogruppo dei Verdi a Chiaia ha anche sottolineato come “l’area oggetto di abbattimento non rientrasse nel progetto presentato dalla dirigente”.

L’assessore al Verde Vincenzo Santagada ha affermato che il Comune di Napoli, in pieno disaccordo con l’abbattimento senza autorizzazione, è disponibile ad ogni attività volta a compensare il danno relativo. Il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Borrelli ha definito la situazione “paradossale”, ed ha accusato la scuola di “dare un cattivo esempio” abbattendo alberi senza autorizzazione.

Sempre a Posillipo, in via Petrarca è stato abbattuto un pino secolare al Parco Miranapoli. Dopo l’accaduto, il Comune di Napoli è intenzionato ad adottare le misure necessarie per tutelare il verde della città.

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