La storia della Masseria Sarnella si è conclusa nel peggiore dei modi. Un consorzio locale aveva commissionato l’edificazione di un complesso residenziale su un’area ampia quanto 5 campi di calcio regolamentari. Peccato che l’intero terreno fosse sottoposto a vincolo paesaggistico e archeologico e che la soprintendenza napoletana non fosse stata informata dei lavori in corso. Di conseguenza, i carabinieri della stazione di Nola hanno sequestrato l’intera area e denunciato il presidente del consiglio direttivo del consorzio e il direttore dei lavori, che dovranno rispondere della realizzazione di opere senza autorizzazioni.

Questo caso dimostra come sia importante rispettare le normative vigenti in materia di costruzione e gestione di edifici. La soprintendenza napoletana ha dimostrato di essere molto attiva nel prevenire ogni forma di abusivismo edilizio, un fenomeno che spesso tende a sfuggire alle autorità locali. La Masseria Sarnella è un esempio di come la legge sia fondamentale per garantire la tutela dell’ambiente e la conservazione del patrimonio culturale.

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