Il 11 maggio scorso si è tenuta l’udienza preliminare presso il Tribunale Collegiale di Avellino per il cinquantanovenne di Altavilla Irpina accusato di aver costretto una diciassettenne a subire rapporti sessuali. Il pubblico ministero Cecilia Annecchini ha chiesto il processo immediato per l’imputato, difeso dagli avvocati Michele De Vita e Alberico Villani.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo sarebbe stato responsabile di almeno due episodi di violenza sessuale sulla ragazza. L’esame del Dna avrebbe confermato le responsabilità dell’indagato. Gli episodi sarebbero avvenuti di notte, quando l’uomo si tratteneva a dormire a casa della coppia di amici. La 17enne ha raccontato agli inquirenti di ricordare che l’uomo avesse con sé una bottiglietta priva di etichetta e non sigillata contenente del the, una bevanda che lei avrebbe bevuto prima di andare a dormire. Sembra che il 58enne abbia stordito la vittima con del sonnifero miscelato nel the. Stessa sorte sarebbe stata riservata anche al papà, al quale sarebbe stato versato del vino con sonnifero.

I familiari della ragazza, difesi dall’avvocato Veronica Preziosi, si costituiranno parte civile nel processo. Il 58enne, insieme alla moglie, era legato da un vincolo di antica amicizia alla famiglia della minore.

L’imputato potrebbe anche scegliere di essere giudicato con un rito alternativo. La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 11 maggio.

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