Il Tribunale di Napoli ha deciso di affievolire la misura cautelare nei confronti di Pietro Falco, un 35enne finito in cella lo scorso 22 novembre nell’ambito dell’operazione che ha disarticolato le nuove frange dei gruppi Bidognetti e Schiavone del clan dei Casalesi. Il gip Ceppaluni ha deciso di sostituire la detenzione carceraria con gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, accogliendo l’istanza del difensore dell’indagato.
Falco era stato coinvolto in una spedizione avvenuta nel parcheggio di un locale a Parete. In quell’occasione, avrebbe fornito una pistola a Nicola Garofalo, alias Badoglio, per il regolamento di conti, ma la situazione non è poi degenerata.
L’affievolimento della misura cautelare rappresenta una buona notizia per il 35enne, che finalmente potrà tornare a casa ma con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico che ne monitori gli spostamenti. Un segnale positivo che dimostra come le istituzioni stiano lavorando per garantire la massima tutela dei diritti dei cittadini.