Gli ultimi due casi di documenti falsi sequestrati nel terzo comune più popoloso dell’agro aversano, Villa di Briano, sono solo l’ultimo di una lunga serie di truffe che coinvolgono la provincia di Caserta. Giuseppe Puoti, 43 anni, è stato arrestato ieri dai carabinieri per la detenzione di carte d’identità false. Durante un controllo in strada, i militari dell’Arma hanno trovato i documenti falsi nel veicolo. Una volta giunti nella sua abitazione, sono state sequestrate numerose carte di identità elettroniche e tessere sanitarie contraffatte.

L’ipotesi è che Puoti abbia venduto, nel corso degli anni, carte d’identità e codici fiscali a persone che chiedevano finanziamenti, ma che non potevano permetterselo a causa di precedenti penali. Questi documenti sono stati poi utilizzati per stipulare contratti di finanziamento per l’acquisto di elettrodomestici e materiale informatico in numerosi esercizi commerciali dell’agro aversano.

Dieci giorni fa, inoltre, un’altra inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere aveva portato alla luce una storia altrettanto scioccante. Grazie a un’impresa agricola fittizia che rilasciava assunzioni false, decine di immigrati avevano ottenuto permessi di soggiorno e protezione internazionale sulla base di documentazione taroccata ad arte.

I documenti falsi sono una piaga sociale, che deve essere contrastata con ogni mezzo. Solo con una maggiore vigilanza e una più stretta collaborazione tra le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie, sarà possibile scongiurare il ripetersi di tali episodi.

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